D'azzurro alla fascia d'oro, sormontata da un sole nascente di rosso e con un coniglio aggruppato d'argento in punta |
Della famiglia Coniglio a Plaza, il primo membro lo troviamo nel 1416 con Stefano de Cuniglio notaio. Nel 1445 Filippo Cuniglio è giurato, 1482 Ximenio de Coniglio è nobile iscritto alla Mastra Nobile. Alla fine del '400 il sacerdote padre domenicano Vincenzo Coniglio opera nella nostra Città dando chiaro esempio di santità, dimora per molti anni nel piccolo convento di Aidone ove fonda un monastero di suore domenicane nel 1537 e muore a Plaza nel 1551. Dal 1711 al 1756 Giovanni Battista è giudice, 1714 Stefano Cuniglio è sacerdote e fugge da Platia con altri sacerdoti per non ubbidire al Re nella Controversia Liparitana. 1731 Ignazio è padre gesuita docente nel Collegio di Platia. 1777 Francesco Coniglio-Rosselli è tra i primi 5 Senatori Urbani previsti dal nuovo privilegio di Senato concesso alla Città ed è, inoltre, proprietario insieme al fratello Stefano, di terre nelle contrade di Torre di Pietro, Aliano, Bellia e Costantino. Nel 1787 Francesco è costretto, per il suo coinvolgimento nello scandalo dell'ammanco nell'amministrazione comunale di oltre 4.000 onze, a candidarsi nelle liste elettorali delle giudicature evitando quelle delle caniche urbane. 1789 Filippo Neri Coniglio è giudice del Tribunale del Concistoro dal 1789 al 1791 e giudice della Gran Corte Civile nel 1796. Egli posandosi, diventa proprietario del feudo Picciana o Scarpa (c/o Monreale) e dal 1803 è a Palermo.
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