Piazzesi alla "Fonte oligometallica" di contrada Muliano |
Dal libro La valanga primogenita con il quale il canonico Filippo Piazza nel 1941 propone, stimola e auspica la bonifica ruro-biologica del territorio piazzese, rivolgendosi alle autorità più alte del regime fascista, si viene a sapere della bontà delle oltre 800 sorgenti presenti sui nostri monti. Tra queste una viene addirittura segnalata a p. 64 per le qualità tanto particolari da essere indicata per la crenoterapia (tecnica che fa uso dei mezzi termali): In contrada Muliano scorre un'acqua minerale oligometallica, differente, a 20 gradi, da quella distillata appena un decimo di millesimo. A lume della scienza e all'esperimento clinico s'è già affermata d'un alto valore teraperutico. Segue la lettera dell'autore: A S. E. On. Benito Mussolini... Il Piazzese è un popolo intelligente, amante del lavoro, ma non ricco. Eppure potrebbe trovare lavoro e pane, se si proseguissero gli scavi al vicino Casale dei Saraceni e specialmente s'istituisse una stazione idroclimatica, la più bella d'Italia, in contrada Muliano (a 3 Km. dalla Città), dove esiste una nuova sorgente di acqua oligometallica, ipotonica, leggera quasi come distillata, di cui essendo un decimo di millesimo più densa a 20 gradi, riesce radioattiva, diuretica, e perciò molto utile nella prevenzione e nella cura di numerose malattie. Non può essere diversamente di quest'acqua, che lava il sangue e toglie in radice i morbi... Le mie sono idealità belle, utili al popolo, all'Italia tutta, ma non possono certamente riuscire efficaci se non saranno discipilnate dall'Eccellenza Vostra. Milano 2 novembre 1936-XV, Dev.mo Filippo Piazza.
Nei capitoli successivi l'intervento, il ritardo e la delusione: La mia duplice petizione fu benevolmente accolta. Dopo la visita d'accertamento d'un ingegnere al Casale, d'ordine del Duce furono concesse Lire 30.000 per il proseguimento degli scavi. Frattanto si ordinò alla R. Prefettura di Enna di procedere all'esame dell'acqua di Muliano... l'esatta relazione venne trasmessa al Duce con la proposta favorevole al suo uso terapeutico. In conseguenza S. E. il Prefetto venne incaricato d'invitare il proprietario a fornirsi della concessione della sorgente e nello stesso tempo a presentare regolare domanda documentata... per ottenere l'uso idropinico di tale acqua minerale... Dall'agosto 1939 [data della lettera della Prefettura] ad oggi [1941] nulla si è fatto per ottenere il decreto e da allora, aggiungo io, non se ne seppe più nulla. Altra occasione persa per Piazza e i Piazzesi ! Gaetano Masuzzo/cronarmerina.blogspot.it
ma c'è ancora?....perchè non riproporlo alla gestione comunale attuale? è un bene pubblico e sarebbe giusto, farlo conoscere , utilizzarlo e valorizzarlo ..... come anche incanalare l'acqua dei canali e ridistribuirla al paese dopo la depurazioneed anche aprire i lavatoi al pubblico come una volta....
RispondiEliminaSe c'è ancora non lo so. Sarebbe un'idea riprendere il progetto di settant'anni fa.
EliminaNoi contemporanei abbiamo portato a Muliano una discarica,di questo siamo capaci,se venissero gli "antichi"chissà quanti calci nel sedere "volerebbero"!!!
RispondiEliminaTi avevo mandato questi messaggi su fb(Lunedì)..
RispondiEliminaCaro Tanino, appena nominato assessore nella giunta Sottosanti ( dicembre 1993) e dopo aver casualmente letto quello stesso libro che conservo nella mia libreria, insieme al geologo Salvo Sinagra mi diedi da fare per individuare quella sorgente ... in c.da Muliano...ma già allora era non v'era più traccia....
17:52
Fabrizio Tudisco
..è comunque possibile che ci sia una continuità con l'acqua che - ancor oggi - viene attinta dai piazzesi nella sorgiva che puoi trovare sotto le rovine della chiesa di Domartino ( circonvallazione) proprio sottostrada....