Questa fontana si trova in una campagna di contrada Rabugino*. L'acqua fuoriesce da una testa di CULÒVRIA murata di recente, forse dopo l'asportazione della precedente. L'acqua che esce va prima in una piccola vasca a forma di conchiglia, poi si raccoglie in una grande vasca ottagonale. Oltre all'ampiezza della vasca, colpisce l'inclinazione verso l'interno dei bordi in pietra, probabilmente per favorire il lavaggio degli indumenti alle donne che approfittavano della grande portata d'acqua. Immersa tra i tròfi d giardìng è così grande perché doveva b'v'rèr una grande distesa d n'zzòli. U giardìngh aveva bisogno di molto lavoro durante l'anno e veniva irrigato almeno 20 volte: u travàggh era traff'cös ma ntr' aöst e s'ttèmbr dòp a scutulàda ggh'era a cugghiùa a cui partecipava tutta la famiglia, rànni e p'ccìddi. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
*Con una e-mail Pippo di Giorgio mi ha precisato che la contrada dove si trova questa gebbia è conosciuta, soprattutto tra gli ultrasessantacinquenni, come la chiamavano suo nonno e suo padre, contrada Donna. Pertanto la chiameremo Fontana di Rabugino-Donna.
*Con una e-mail Pippo di Giorgio mi ha precisato che la contrada dove si trova questa gebbia è conosciuta, soprattutto tra gli ultrasessantacinquenni, come la chiamavano suo nonno e suo padre, contrada Donna. Pertanto la chiameremo Fontana di Rabugino-Donna.
La testa era stata rubata e poi è stata ritrovata e, quindi, rimessa. E' quella originale.
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