Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

domenica 6 gennaio 2013

850° Anniversario di Piazza/Parte II

Mosaici, Villa Romana in c/da Casale, IV sec. d.C.

Gli Arabi conquistano la Sicilia, 827 d.C.


 Le 3 Tesi delle origini della nostra Città

Per quanto riguarda le origini e il nome della Città di Piazza, io nella prima parte del mio libro riporto la tesi del Villari (1921-2006) la più suggestiva, mentre nella seconda parte del libro, quella dedicata alle note, riporto sia quella sostenuta da 7 storici (i piazzesi Francesco Negro, Antonio Verso (o il Verso) e Francesco Cagno del 1500, Giovanni Paolo Chiarandà e Marco Alegambe (o Li Gambi) del 1600, dal catanese Vito Amico del 1700, e dal netino Rocco Pirro (o Pirri) del 1500-1600) e sia quella di Ignazio Nigrelli (1926-2000) 

La tesi del Villari (1921-2006)

Secondo Litterio Villari le nostre origini hanno inizio nel V sec. a.C. da un piccolo centro abitato di Siculi, nei pressi dell’attuale Monte Navone, chiamato Ibla Erea o Ibla Geleate o Ibla Gereate o Ibla Geleatide o Ibla Minore che, in seguito alla distruzione subita dai Romani intorno al 100 a.C., si trasferì nella zona pianeggiante dell’attuale c/da Casale. Nel nuovo sito Ibla Erea o Minima o Minore nel IV-V sec. d. C., venne chiamata in greco Ibla Elattòn, scritta e pronunziata Ibla Elatson o Iblatson, trasformata intorno al 900 d.C. dagli Arabi in ‘Iblâtasah e, ancora, trasformata nel 1100 dai Normanni (togliendo la I quindi pronunciando blatsa e platsa o platza) nel greco Platza o Platsa e nel latino Placea, Placia e Platia. Gaetano Masuzzo/cronarmerina


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