Quadro con lettera autografa di Sibilla ALERAMO in Biblioteca Comunale
Frequentando e osservando tutto quello che c'è nella nostra biblioteca, saltano fuori belle e interessanti scoperte. Nel quadretto (nella foto) appeso sulla parete di destra dell'ex Sala Del Coro dei Gesuiti, oggi Sala "Filippo Acquachiara" che ospita la Mostra Del Libro Antico di Piazza, esiste una lettera manoscritta del 1952 che inizia a essere quasi illeggibile, più chiaro invece è l'indirizzo sulla busta "Signora Anna Maria Zaccone Cerasuolo, Via Crocifisso 17, Piazza Armerina (Enna)". Sin qui nulla di eccezionale, ma a dx della busta c'è una dedica "Lettera autografa della scrittrice SIBILLA ALERAMO alla poetessa Anna Maria Cerasuolo - Dono di Lorenzo Zaccone¹ alla Biblioteca Comunale di Piazza Armerina". Tutto ad un tratto un quadretto quasi anonimo si trasforma in qualcosa di più importante, che ci fa scoprire un'altra piazzese poetessa e <<Scrittrice di notevole spessore culturale>>. La lettera autografa che la poetessa alessandrina Sibilla ALERAMO (1876-1960) scrive alla Cerasuolo nel 1952 è la seguente: <<Roma, 28 del 1952², Cara Anna, la sua lettera mi rimprovera con tanta dolcezza che è già un perdono. Vedeste quale mucchio di lettere attendono risposta qui sul mio tavolo. E sapeste quanti sono i miei impegni, che cerco di soddisfare nonostante la mia salute sempre meno buona. C'è il progetto d'un mio giro in Sicilia, a primavera, per dizioni di mie liriche. Se si effettuerà, cercherò di includere nell'itinerario anche Piazza Armerina, e allora ci vediamo, e discorreremo anche delle sue poesie, che ho letto con attento cuore. Grazie per quanto mi dice dei miei libri. Veda di procurarsi l'ultimo, uscito in queste settimane, un esilissimo volumetto intitolato Aiutami a Dire. Sarò contenta se gli vorrà bene come agli altri. L'abbraccio e le auguro forze e serenità. Sibilla Aleramo>>. Da questa lettera traspare l'intenso rapporto che la settantaseienne poetessa famosa e affermata intrattiene con quella molto più giovane (35enne) nostra concittadina, appena affacciatasi sul panorama poetico-letterario. La biografia che segue, è tratta per la maggior parte dalle "NOTE" del libro/antologia che si trova anche nella nostra biblioteca Anna Maria ZACCONE CERASUOLO, POESIE, L. Pellegrini Editore, COSENZA 2012, p. 139. <<Il bisnonno di Anna Maria nel 1860 partì da una cittadina del Napolitano (Scafati) e si recò a Genova, ove (con quattro o cinque coetanei, che suonavano nella "banda" diretta da suo padre e che poi avrebbero formato la "fanfara" garibaldina), si imbarcò su una delle due navi che portarono Garibaldi e i "Mille" in Sicilia. Sbarcato a Marsala, quell'allora giovanissimo "maestro" (che si chiamava Giuseppe Cerasuolo, come il papà di Anna) partecipò, con la sua "fanfara", all'attività delle "camicie rosse" garibaldine, da Salemi a Milazzo, cittadina in cui fu costretto a fermarsi, essendo stato ferito durante il combattimento>>. (continua)
¹ Marito di Anna Maria Cerasuolo.
² Il mese non è specificato però, sapendo che il volumetto "Aiutami a Dire" fu stampato nel 1951, e siccome la scrittrice scrive "uscito in queste settimane... il progetto d'un mio giro in Sicilia, a primavera", si deduce che il mese in cui è stata scritta la lettera sia uno dei primi del 1952, o gennaio o febbraio.
cronarmerina.it
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