Di rosso alla fascia d'argento sormontata da due stelle di sei raggi d'oro ed accompagnata in punta da uno scaglione d'argento
GLI STEMMI NEL CHIOSTRO DEI CARMELITANI-4
(dalla 3^ parte) Il terzo stemma da sx, sull'interstizio tra la 3^ e la 4^ arcata del portico a ovest, è del priore P. Timeo d’Aidone: Di rosso alla fascia d'argento sormontata da due stelle di sei raggi d'oro ed accompagnata in punta da uno scaglione d'argento. Maestro in Teologia e Priore del nostro convento nel biennio 1553-55, fu eletto Provinciale di Sicilia¹ nel Capitolo che si tenne a Piazza nel 1559. Egli fu il primo a iniziare la costruzione della parte più antica del chiostro, quella a ovest, con i donativi ricevuti da diverse famiglie nobili di Piazza, perché «Uomo di grande cultura e grande oratore P. Timeo, membro di un’antica e nobile famiglia piazzese, riuscì a mettere pace (1555) fra due opposte fazioni cittadine che da anni si guerreggiavano, seminando lutti e grandissima tribolazione»². Della famiglia de Aidone a Piazza si hanno notizie sin dal 1283, quando P. de Aydona risulta nell’elenco dei 101 nobili militi sul nostro territorio, mobilitati da re Pietro d'Aragona contro gli Angioini al tempo del Vespro³. Nel 1393 «Errico Aidone, prode capitano di re Martino, pel suo valore e fedeltà ebbe concesso il titolo di magnifico4, di regio milite4 ed il molino Ruinoso (oggi Rugnusu) ed altri favori. Nello stesso anno, il fratello di Errico, Guglielmo de Aidono, acquistò il feudo Azzolina, anche chiamato Zulina»6.
¹ Sino al 1585 esisteva un'unica Provincia Carmelitana Siciliana che, poi, si divise in due: Provincia di Sant'Angelo di Sicilia a occidente, Provincia di Sant'Alberto da Trapani a oriente. Nel 1724 viene eretta un'altra Provincia Siciliana, quella di Santa Maria della Scala del Paradiso, alla quale si aggrega il nostro convento.
² L. Villari, Storia Ecclesiastica della città di Piazza Armerina, Messina 1988, p. 266.
³ Cfr. L. Villari, Storia della città di Piazza Armerina, 1981, p. 154.
³ Il titolo di magnifico si conferiva ai nobili che si erano distinti per fedeltà al sovrano e per il bene della nazione.
5 Il titolo di regio milite si accordava ai membri della famiglia reale e ai nobili che si erano distinti nelle battaglie e nelle guerre.
6 «Il mulino Ruinoso, poi Rugnusu, si trovava a mezzo chilometro da Piazza verso occidente» mentre «Il feudo Zolina (Azzolina) è nel territorio di Piazza a nord est della città lungi sei chilometri» (A. Roccella, Storia di Piazza - Famiglie nobili, Aidone baroni di Zolina, ms., sec. XIX).
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