Il poeta-falegname Carmelo Scibona (1865-1939) ci fa sapere che sotto la croce della chiesa di San Pietro, ai suoi tempi, c'era un'altro orinatoio-vespasiano che aveva destato qualche perplessità, comunque sempre utile al "bisogno" per tutti, perché già allora era un posto molto frequentato dai vivi e, visto che proprio in quel sito si dava l'ultimo saluto prima di andare al cimitero, dai morti.
U p'sciarò¹
A San Petru, sötta a crösg',
Gghj' mancava cöss' ssö,
E fra chjàcchj'ri e tra vösg'
Gghj'ànu fatt' u p'sciarò.
S' parröma d' v'rtà,
È nna gran cum'd'tà.
Cöss' è m-post' veramént'
Unna passa sempr' gént'.
Com' puru è d' cunfört
Quann' fanu mpénz' u mort'.
Siddu cöst' vô sbuttè
S' fa scénn' e pô p'scè...
Com' pìscia cö ch' mör'
Pìscia puru u muraör',
Pìscia pìscia l ing'gnér',
Segretari e rasgiunér'.
Siddu passa a via d' ddà
Piscia puru u Podestà...
Carmelo Scibona
(U Cardubu, 1935)
(L'orinatorio - A San Pietro, sotto la croce, /Ci mancava questo solo, /E tra chiacchiere e dissensi / Ci hanno fatto l'orinatoio. /Per la verità, /E' una gran comodità. /Questo è un posto veramente /Dove passa sempre gente. /Come pure è di conforto /Quando fanno fermare il morto. /Se questo vuole svuotarsi /Si fa scendere e può pisciare... /Come piscia quello che muore /Piscia pure il muratore. /Piscia piscia l'ingegnere, /Segretario e ragioniere. /Se lui passa di là /Piscia pure il Podestà...).
¹E' il titolo, questa volta senza dieresi sulla "o" finale, che troviamo nel manoscritto originale dello Scibona su foglio singolo di carta commerciale.
(tratto da C. Scibona a cura di S. C. Trovato, I mì f'ssarì - U Cardubu, 1997, p. 412)
¹E' il titolo, questa volta senza dieresi sulla "o" finale, che troviamo nel manoscritto originale dello Scibona su foglio singolo di carta commerciale.
(tratto da C. Scibona a cura di S. C. Trovato, I mì f'ssarì - U Cardubu, 1997, p. 412)
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
Il pisciatoio dei cani non esiste? Incivilì i padroni che non puliscono l'angolino cesso dei quattro zampe
RispondiEliminaUn vespasiano sotto la croce dove si da l'ultimo saluto ai morti mi fa pensare alla LIVELLA del grande TOTO' : tra morti e vivi , tra ""l'alta e bassa gente ",partendo dal
RispondiEliminamuratore per arrivare al podestà.
Ci vuole proprio la grande sensibilità di un poeta per dare alla comune realtà una veste nuova ed emotivamente efficace per chiunque.
io sono del 31 e sono cresciuta in quella parte del quartiere e poi ci passavo sempre che andavo in campagna alla Bellia ,e non ricordo un orinatoio sotto la croce.Forse fu demolito subito?
RispondiEliminaIo ricordo quello in via Garibaldi di fronte al Plutia e quello nella piazzetta laterale alla chiesa di S. Ignazio.
RispondiEliminaMa il più bello quello di ToTo' in Totò truffe che con un vespasiano su un camioncimo impauriva i proprietari di ristoranti, bar etc.
RispondiEliminadicendo di doverlo piazzare
proprio lì davanti al negozio
Poi si lasciava convincere con la solita bustarella e si spostava in un'altra zona di Roma.
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