Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

sabato 30 novembre 2013

I nèspuli da 'nv'rnàda

I nèspuli 'ntâ Carrèra
Queste nella foto sono chiamati nèspuli da 'nv'rnàda e corrispondono alle nespole comuni o europee (mespilus germanica). Infatti, quelli che chiamiamo comunemente nespole, sono le "nespole del Giappone" (eriobotrya japonica) che poi sono originarie dalla Cina, dove le chiamano pipâ guo mentre in Giappone le chiamano biwa, portate in Europa soltanto alla fine del Settecento. Ritornando e nòstri nèspuli*, che sono conosciute in Europa da tempo immemorabile, non vengono consumate alla raccolta in autunno inoltrato, bensì nelle settimane successive, dopo essere state messe a rammollire sulla paglia** facendole diventare di marrone scuro. In questo modo la polpa si trasforma, cancellandone il sapore acido e rendendole commestibili. Dato che la buccia è molto robusta, la polpa viene succhiata e inghiottita e i semi trattenuti in bocca. Quelle nella foto le ho fotografate stamattina in via Mazzini (chiamata anticamente a Carrèra) che facevano bella mostra insieme a cac'mi, sciòrbi, f'cudìnni, pìpi, pìpi röss, nösg, n'zzòli, passulöi e autri còsi ddécchi ! Gaetano Masuzzo/cronarmerina

*Per nèspula a Ciàzza s'intende pure la percossa e/o la bastonata: s' t' 'ncàgghiu te dè tanti d' ddi nèspuli ch' t fè dì mal'détt d' quànn fu! 
**Da ciò è nato il detto "Col tempo e con la paglia maturano le nespole" per dire che ci vuole pazienza e occorre aspettare per vedere i risultati.

2 commenti:

  1. a parte la curiosità del frutto sottolineerei la delicatezza delle sfumature emerse nella foto. Prosit!

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  2. Caro Gaetano ,la foto dei nespuli da 'nv'rnata,mi hanno fatto venire in mente tante cose che al vero piazzese può rinnovare la giovinezza assieme ai sciòrbi che maturavano sulla paglia.Ecco hai scritto dei m'n'cucchi?(Bagolaro it.e Spaccasassi in qualche regione.I m'n'cucchi? li vendevano in piazza Garibaldi es.10 casteddi una lira (i castello erano quattro frutti.Spolpato il frutto,il seme veniva sparato col cannolo soffiando . Un salutone a Gaetano e piazzesi silvio mercato

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