Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

mercoledì 9 ottobre 2013

Ieri sul "Giornale di Sicilia"

Le foto di Roberto Palermo nell'articolo sul Giornale di Sicilia
Ieri mattina aprendo il "Giornale di Sicilia", nella cronaca di Enna, ho letto l'articolo di Roberto Palermo "I resti di un Beato sotto l'ex convento - A Piazza il mistero di frate Innocenzo", in cui si parla della richiesta, da parte dell'assessorato ai Beni Culturali del Comune di Santa Lucia del Mela (Me) al nostro Ufficio Turismo, di informazioni storiche sulla tomba, nella Chiesa del Convento Francescano di S. Maria di Gesù, del frate francescano Innocenzo da Santa Lucia del Mela. Immediatamente ho cercato sulle mie fonti e, in effetti, già lo storico Litterio Villari, nella sua opera del 1989 Storia Ecclesiastica della Città di Piazza Armerina, aveva riportato così il suo nome nel capitolo riservato ad ALTRE MEMORIE FRANCESCANE: "Nel corso del secolo XVI in seno all'Osservanza sorsero nuove riforme. Una delle quali fu introdotta nella nostra città ad opera di fra Simone da Calascibetta, appartenente alla nobile famiglia Napoli, il quale nel capitolo provinciale del 1533 ottenne di ritirarsi con i suoi seguaci nel nostro convento di S. Maria di Gesù, ove << fra digiuni, cilizi e penitenze fece rivivere l'aspra mortificazione degli antichi anacoreti >>. Furono suoi compagni devoti: fra Tomaso La Torre, laico, da Caltagirone; fra Innocenzo da S. Lucia del Mela, laico e fra Paolo da Palazzolo, sacerdote, appartenenti al convento di S. Maria di Gesù; fra Ludovico Vaccarotti*, laico, da Caltagirone del convento di S. Pietro, tutti morti in odore di santità e chiari in miracoli. Questi frati furono detti << Riformati >>...". Gaetano Masuzzo/cronarmerina

*Fra Ludovico Vaccarotti è il frate laico (ovvero appartenente al Terzo Ordine Secolare Francescano) che ha fondato il Convento di S. Pietro nel 1502 e di cui esiste la piccola lapide nella parete a sx dell'altare maggiore della Chiesa.

Seguirà un altro documento del 1725 in cui si parla del Beato Innocenzo Milazzo morto nel 1595.

Nessun commento:

Posta un commento