Sepolcro barone Marco Trigona, XVII sec., Cattedrale, Piazza Armerina
Sepulcher baron Marco Trigona, 17th century, Cathedral, Piazza Armerina

lunedì 8 aprile 2013

Soluzioni semplici, ma geniali

Via Sant'Agostino, a pochi metri dalla via Mazzini

 U sgabèllu d puntàggh

Dato che i mezzi di locomozione di una volta erano i quadrupedi, asini, muli e più raramente cavalli, questi venivano adoperati a tutte le età. Sino a quando si era giovani e baldi, salire in groppa al mezzo era abbastanza agevole, bastava uno slancio e... oplà, ma quando l'età superava gli "anta" occorreva l'aiuto di qualcosa o di qualcuno per arrivare a mettersi in sella ('ncàv a bardèdda). Se l'utilitaria era di piccola cilindrata, come gli asini, poteva bastare il gradino du catöi, ma se si trattava di un segmento più alto (muli) o l'agilità ormai non lo permetteva più, occorreva qualcosa di più alto e stabile. A tal uopo i nostri avi avevano escogitato l'uovo di Colombo, lo "sgabello fisso". Un blocco di pietra comune murato accanto al "garage", come vedete nella foto, alto circa mezzo metro. Questo marchingegno consentiva di alzarsi di quel tanto per slanciare comodamente la gamba al di là del quadrupede, senza aiuto di qualcuno e senza l'ausilio di staffe varie. Inoltre, serviva pure da paraspigoli perché riparava i pilastri delle porte dagli altri mezzi di trasporto più sofisticati e più larghi, i carrètti, che spesso nelle loro manovre repentine (soprattutto al rilascio della frizione) e a largo raggio sbandavano andandoci a sbattere rovinandoli. Il problema si ripresentava al ritorno, ma in questi casi bastava avvicinarsi 'n mùrett o 'n bancönedd per riprendere la marcia e turnèr n'càsa sèmpr cu cù 'ndulurù !

5 commenti:

  1. il termine "garage" nel contesto del tuo delizioso scritto, avresti potuto sostituirlo con "catoiu"
    : l'immagine che proponevi, e che appariva chiara( sembrava di vedere " u vddanu ch chianava supra o scecc" ha avuto un sobbalzo!
    rendi comunque tutto molto gradevole , complimenti.

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    1. Ma l'avevo già scritto qualche rigo prima quando parlavo del gradino del catöi. Comunque mi fa piacere che accogli benevolmente quello che propongo di giorno in giorno. Continua a seguirmi, grazie, ciao.

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  2. Le genialità per evitare che le porte oppure i pluviali oggetto di continui danneggiamenti da parte dei "carretti" moderni, continuano anche oggi con caratteristici... rivestimenti in ferro battuto.

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  3. Devo dire che abbiamo imparato di più in questi pochi mesi di lettura del Blog di Gaetano che in tutti gli anni in cui, noi che non viviamo più a Piazza, siamo rimasti in città. Proprio sul quel sasso io mi sono seduto decine di volte ed ho visto un nostro vicino utilizzarlo per montare sulla sua "scecca" (infatti, ricordo che era una femmina. U zio ci teneva a specificarlo ogni volta). Peccato che nessuno abbia mai pensato di registrare i vari comandi vocali che i padroni degli asini o dei cavalli utilizzavano per rivolgersi alle loro amatissime creature. Gaetà, ricordi le grida ed i fischi del signore che vendeva le patate? Credo che si chiamasse Perna o Penna o... non so!!!

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